
Il ruolo dei nonni in famiglia: indicazioni ai genitori per vivere in pace e contenti
I nonni sono delle risorse importanti per le famiglie con figli.
L’aiuto che danno in alcuni casi è quotidiano, in altri è limitato alle situazioni di emergenza, ma rappresenta spesso un elemento insostituibile nell’organizzazione familiare.
Capita frequentemente, tuttavia, di assistere a attriti, divergenze, schermaglie più o meno esplicite tra la famiglia di origine e i neogenitori su aspetti che riguardano la gestione o l’educazione dei nipoti. La situazione può degenerare quando le dinamiche disfunzionali instauratesi arrivano ad avvelenare il clima familiare.
Oggi voglio darti alcune indicazioni che, sulla base della mia esperienza, possono risultare utili per facilitare i rapporti tra le famiglie e mantenere relazioni serene.
Definisci le regole, delimita le eccezioni, sii indulgente
So che ti piacerebbe che le persone a cui affidi tuo figlio fossero completamente allineate con te in termini di comportamenti, valori e abitudini, ma quasi mai è così. Non si tratta solo di distanza “generazionale” ma di percorsi di vita diversi o contesti culturali lontani.
Le differenze rispetto ai tuoi genitori o a quelli del tuo partner possono essere macroscopiche o sfumate ma capisco che ti facciano arrabbiare quando si traducono in atteggiamenti e comportamenti verso tuo figlio che non approvi (fissazioni sul cibo, eccessivo lassismo, commenti spiacevoli, metodi educativi non proprio ortodossi).
Devi sapere, tuttavia, che il tempo passato con i nonni, a meno che non sia particolarmente lungo ed esclusivo, non incide in maniera significativa sull’educazione di tuo figlio. Tu e il tuo partner rimanete le principali figure di riferimento e sono le vostre abitudini, le vostre regole i vostri valori che verranno trasmessi a tuo figlio.
Evita, pertanto, di biasimare o stigmatizzare il comportamento dei tuoi genitori o dei tuoi suoceri (finirai quasi sempre per farli arroccare ancora di più sulle loro posizioni) e sii indulgente rispetto alle loro differenze, quasi mai faranno la differenza con tuo figlio.
Definisci invece in modo chiaro come eccezioni quei comportamenti che non condividi “la nutella si mangia solo a casa di nonna, a casa nostra la merenda si fa con la frutta”, o ancora “i compiti li fai da solo, se nonna ti aiuta pazienza, quando sei a casa mamma e papà controllano solo quando hai finito”.
Mostra la tua preoccupazione, chiedi comportamenti specifici, trova un’alternativa
Se tuo figlio passa molto tempo con i nonni o se alcune loro abitudini comportamenti possono essere dannose per la sua crescita, allora provare a cambiare i comportamenti dei tuoi genitori o dei tuoi suoceri può diventare una necessità.
Per riuscire in questo intento evita di sostenere la tua causa con mille argomentazioni e facendo leva sulla ragione, mostra piuttosto la tua preoccupazione “sono in ansia perché il pediatra mi ha detto che Luca è in sovrappeso e questo non è buono per la sua salute e inoltre a scuola cominciano a prenderlo in giro”; “siamo preoccupati perché Luca è sempre meno autonomo nei compiti, tutti i suoi compagni li fanno da soli e lui è rimasto molto indietro”.
Chiedi specificatamente sotto forma di aiuto il comportamento che vorresti che i tuoi genitori o i tuoi suoceri avessero con tuo figlio “potreste aiutarci a fargli seguire la dieta che il pediatra ci ha indicato, ci dareste un grande aiuto?” “potreste aiutarci a renderlo più autonomo, controllando i suoi compiti solo alla fine, sarebbe davvero importante per noi?”.
Per quanto ti possa sembrare strano un giusto tono e una sincera richiesta di aiuto possono risultare molto potenti: i genitori non sanno resistere alla tentazione di aiutare i loro figli in difficoltà!
Se, tuttavia, le posizioni sono inconciliabili e pensi che il modo di vivere e le abitudini dei tuoi suoceri o dei tuoi genitori siano per tuo figlio deleterie, trova un’altra alternativa e riduci il tempo che tuo figlio passa con loro.
Se non riesci a cambiare l’ambiente in cui tuo figlio deve stare, fagli cambiare ambiente: cerca una baby sitter, organizzati con altri genitori, esci prima dall’ufficio, insomma trova una soluzione che non contempli la presenza prolungata ed esclusiva dei nonni.
Evita i confronti, non criticare, costruisci ricordi
Capita che i genitori ingaggino tra loro delle lunghe contese per stabilire la frequenza con cui i figli devono vedere i nonni paterni o materni. Spesso nascono delle e vere e proprie gelosie, di cui i bambini soffrono molto. Evita di cadere in questa trappola, facendo confronti tra il rapporto che tuo figlio ha con i tuoi genitori o con i tuoi suoceri e fai in modo che passi del tempo con entrambi, senza colpevolizzarlo se sembra prediligere la compagnia di un nonno o una nonna che considera speciale. Astieniti dal criticare i nonni o dall’ evidenziare i loro difetti e lascia pure che tuo figlio li idealizzi un po’.
Purtroppo a causa dell’età sempre più avanzata in cui le coppie diventano genitori, il tempo che i nonni passano con i loro nipoti è diminuito molto. Ciò nonostante il tempo trascorso con i nonni continua ad essere considerato come il tempo della spensieratezza e dell’amore incondizionato.
Se sei fortunato e tuo figlio può ancora godere della compagnia dei suoi nonni, lasciagli lo spazio e il tempo per costruire con loro dei ricordi.
Lo sguardo dei nonni, il modo in cui viziano i nipoti e si prendono cura di loro sono un conto aperto nella banca dell’amore, a cui poter attingere nel corso della vita: fai in modo che anche tuo figlio possa goderne.
Spero che questo articolo ti sia stato utile e se pensi possa interessare a qualcuno che conosci, ti chiedo di condividerlo.
Se hai delle difficoltà a gestire i rapporti con la tua famiglia di origine o con i tuoi suoceri, contattami e lavoreremo insieme per costruire un nuovo equilibrio funzionale.
PER APPROFONDIRE
Lusso, V. C, (2014). Genitori e nonni: alleati o rivali? Erickson. Trento.
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