
Perché se vuoi perdere peso devi smettere di metterti a dieta
Stare a dieta fa ingrassare.
Sembra un paradosso ma con un po’ di sano spirito di osservazione puoi verificare tu stesso questa affermazione. Se ti guardi in giro noterai che, generalmente, le persone che stanno a dieta sono quasi sempre in sovrappeso o alternano periodi in cui raggiungono un peso forma a momenti in cui tornano a lottare con l’ago della bilancia.
Questo avviene perché tutte le diete funzionano ma nessuna è veramente efficace. Tutte le diete cioè consentono di raggiungere buoni risultati, che però generalmente non vengono mantenuti nel tempo.
Pensa che, negli ultimi dieci anni, in Italia circa il 10% della popolazione è obesa e circa la metà è in sovrappeso, eppure mai come in questi anni le diete sono seguitissime tanto che ne esistono di ogni tipo e per tutti i gusti.
Gli scarsi risultati delle diete vanno ricercati in una serie di meccanismi psicologici che si generano stando a dieta e che fanno naufragare l’obiettivo di dimagrire.
Se stai leggendo questo articolo probabilmente anche tu sei interessato a dimagrire o hai qualcuno molto vicino a te che combatte con il peso: ebbene, in questo caso, la prima cosa che devi ricordarti se vuoi raggiungere il tuo peso forma è questa: se ti neghi il cibo, il cibo diventerà la tua ossessione.
Questo è un principio psicologico che dovrebbe essere noto a tutti quelli che si occupano di nutrizione ma che spesso viene ignorato. La maggior parte delle diete, infatti, si basa sulla restrizione calorica o sulla limitazione o peggio eliminazione di molti cibi. Ovviamente i cibi proibiti coincidono quasi sempre con quelli più desiderati e gustosi e, se ci fai caso, chi sta a dieta è spesso un grande amante del cibo e del piacere a esso associato.
Se anche tu hai provato alcune diete avrai sperimentato questo copione: inizi a mangiare meno, a evitare alcuni cibi e così facendo riesci a perdere peso. Ti sforzi, tieni duro, esercitando un grande controllo su te stesso ma le privazioni a cui ti sottoponi e la continua negazione del piacere prima o poi presentano il conto. Basta uno sgarro, un momento di sconforto o semplicemente una tentazione più grande delle altre e la perdita di controllo è dietro l’angolo.
Generalmente all’inizio della dieta i buoni risultati raggiunti ti spingono a rimetterti in carreggiata dopo i primi cedimenti ma, a lungo termine, il regime restrittivo diventa faticoso da sopportare, i cibi banditi dal menù appaiono sempre più desiderabili e la lotta continua tra piacere e dovere ti fa capitolare; cominci a lasciarti andare sempre più spesso ad abbuffate luculliane in cui puoi finalmente assaporare ciò che ti sei negato da tempo o semplicemente diventi vittima del cd effetto “chissenefrega”, che ti spinge a non seguire più le faticose limitazioni della dieta. Il peso ricomincia a salire, la volontà vacilla e i chili persi vengono facilmente ripresi. Ti demoralizzi, cominci nuovamente a mangiare senza alcuna regola, ti lasci andare fino alla prossima dieta miracolosa che, con le sue promesse, farà sì che il ciclo perverso ricominci da capo.
Di solito ciò che differenzia le persone è solo il tempo in cui riescono a mantenere il controllo: alcuni ci riescono per mesi, o anche per un anno o due, altri per pochissimo, ma tutti, nel periodo in cui sono a dieta, soffrono per ciò che non possono avere, idealizzando il cibo come se fosse un amore proibito che non è possibile vivere.
Se questo normalmente è il copione che si osserva in chi si mette a dieta, non vuol dire che non sia possibile agire diversamente e riuscire a perdere peso utilizzando altre strategie.
Se questo è il tuo obiettivo, voglio darti un’indicazione che potrà sembrarti strana ma che si basa su un principio valido in molti ambiti della vita: l’unico modo per resistere a un piacere è concederselo. Se lotti con il cibo alla fine cederai, se invece te lo concedi, potrai rinunciarvi.
Ora ti chiederai come è possibile tradurre questa massima nel campo dell’alimentazione, ebbene ti rispondo subito: se vuoi perdere peso devi mangiare ciò che ti piace. Sì, hai capito bene, se vuoi dimagrire devi mangiare le cose che ti piacciono: concedendoti nei tre pasti (colazione, pranzo e cena) le cose che ami di più e soprattutto evitando di mangiare fuori pasto.
So che stai pensando che per te questa regola non funziona perché finiresti sempre a mangiare cibi poco salutari come fritture, dolci, pizze ed altre leccornie simili. Devi sapere invece che esiste un principio, chiamato della sazietà sensoriale specifica, per cui un certo alimento per quanto gustosissimo, se mangiato con una certa regolarità o in quantità eccessive dopo un po’ non ci soddisfa più. Il corpo infatti richiede spontaneamente alimenti diversi e spesso più salutari. Quello che invece ci fa veramente rimanere dipendente da alcuni cibi, facendoceli percepire come irresistibili,è il nostro tentativo continuo di astenerci dal loro consumo. Se inizi invece nei tre pasti ad assecondare il tuo palato vedrai che i cibi proibiti perderanno parte della loro desiderabilità e comincerai a mangiare in modo più controllato. Questo ovviamente accade a meno che non ci siano disturbi alimentari e in quel caso il lavoro da fare su di te deve necessariamente essere guidato da uno specialista.
Mi rendo conto però che, anche se non soffri di un disturbo alimentare, l’indicazione che ti ho appena dato non è sempre applicabile: se hai problemi di salute, per esempio, è probabile che tu debba eliminare alcuni cibi che ami (per esempio sei diabetico e non puoi mangiare i dolci); in questo caso il suggerimento è questo: trova comunque il modo di inserire nei pasti alimenti a te graditi.
Sperimenta nuovi sapori, aumenta la varietà dei cibi che mangi alla ricerca di cose che ti soddisfino, cerca di far sì che il piacere non manchi mai sulla tua tavola. Aiutati curando anche il contesto in cui mangi, prenditi il tuo tempo e fai diventare almeno un pasto della tua giornata un rito piacevole. Questo ti eviterà di cercare trasgressioni alimentari perché ti sentirai appagato da ciò che metti nel piatto.
Una volta che avrai assecondato il principio del piacere potrai iniziare a esercitare un controllo consapevole sulla qualità degli alimenti.
La qualità è la madre del piacere e in materia di alimentazione è in grado di fare la differenza. La qualità ci appaga, ci induce automaticamente a limitare le quantità dei cibi (anche per questioni economiche) ed è quasi sempre salutare.
Se vuoi perdere peso e mantenerlo, scegli con cura la provenienza dei cibi, evita prodotti lavorati e processati, che hanno perso il sapore originario delle materie prime, segui la stagionalità e,soprattutto, impara a prepararti le pietanze che porti in tavola.
Se pensi che questi consigli siano più complessi da seguire rispetto a una dieta, ti dico che è vero: raggiungere il proprio peso forma e mantenerlo implica spesso l’acquisizione di una serie di buone abitudini che richiedono all’inizio costanza, impegno e voglia di mettersi in gioco. Ti assicuro, però, che lo sforzo che farai non è nulla se paragonato alle frustrazioni legate ai tentativi fallimentari di dimagrire e alla sensazione di scarso benessere che hai finora sperimentato.
Cambiare il tuo approccio con il cibo e cominciare a curare la qualità della tua alimentazione, invece, ti porterà grandi benefici a breve e a lungo termine, regalandoti forza, energia e probabilmente un umore migliore e una maggiore fiducia in te stesso.
Spero che questo articolo ti abbia convinto e mi auguro di cuore che intraprenderai questa strada.
Ti chiedo di condividere quello che ho scritto se pensi che possa essere di aiuto a qualcuno che conosci.
Se però senti di aver bisogno di un aiuto per gestire, da un punto di vista psicologico, il tuo rapporto con il cibo o il controllo del tuo peso contattami e sarò felice di aiutarti a intraprendere un percorso di cambiamento.
Per approfondire:
Bergami, L, Bossi, M, Ongaro F, et altri, 2014 (a cura di) Giorgio Nardone e Elisa Valteroni. Dieta o non dieta? Per un nuovo equilibrio tra cibo, piacere e salute. Firenze, Ponte alle grazie.
Nardone G., 2007La dieta paradossale. Sciogliere i blocchi psicologici che impediscono di dimagrire e mantenersi in forma, Firenze, Ponte alle Grazie.
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