
Sai custodire la fantasia e la creatività del tuo bambino? Quattro indicazioni che possono aiutarti
I genitori di bambini in età prescolare spesso mi chiedono consigli su quali giochi e attività far fare ai bambini per stimolarli adeguatamente e sviluppare fantasia e creatività.
La preoccupazione è di non fornire sufficienti sollecitazioni ai propri figli o di impegnarli sempre nelle stesse attività, impedendogli così di sviluppare pienamente le loro potenzialità.
Quello che spiego in questi casi è che, soprattutto a questa età, la funzione dei genitori è soprattutto quella di preservare il modo non convenzionale e singolare con cui i bambini percepiscono la realtà e vivono ogni esperienza, perché questa modalità è implicitamente creativa e fantasiosa.
Quello che puoi fare per tuo figlio è da una parte, evitare una serie di comportamenti di censura, spesso dettati dal buon senso, che addomesticano precocemente la fantasia dall’altra, incentivare una dimensione ludica e a-logica che consente di mantenere viva la scintilla della creatività.
Di seguito voglio darti alcuni suggerimenti, come sempre molto pratici, che puoi applicare da subito, adattandoli ovviamente all’età di tuo figlio.
Gioca con ogni cosa
Non voglio convincerti a non spendere soldi nei numerosissimi giochi che oggi si trovano nei negozi specializzati e che promettono di sviluppare ogni sorta di abilità (alcuni sono davvero ben fatti, lo ammetto), ma desidero che tu sappia che giocare è una questione di atteggiamento non di oggetti.
Gioco viene dal latino iocus che significa scherzo, burla, per cui gli oggetti che utilizziamo sono degli espedienti per coltivare un habitus mentale, non sono i protagonisti assoluti del gioco.
In questo senso più un oggetto ha una finalità predefinita più saranno limitate e ripetitive le possibilità di utilizzo. Alternare pertanto giochi strutturati con oggetti della quotidianità o materiali grezzi (scatole, fili di lana, coperchi di pentole, vestiti) consente ai bambini di inventare modalità di relazione con gli oggetti inusuali e sempre diverse.
Quando giochi con tuo figlio anche parti del corpo possono diventare strumenti da impiegare in modo divertente: mani che si trasformano in animali, piedi che che si animano, voci che cambiano il loro tono abituale.
Prova a osservare: noterai che tuo figlio si attiverà in modo particolare se comincerai a giocare anche con oggetti che normalmente non fanno parte dei suoi balocchi.
Abbandona ogni tanto la struttura legata al compito, dai tempo e non soluzioni.
Molti giochi per bambini richiedono l’esecuzione di compiti strutturati (accorpare figure dello stesso colore, riconoscere forme, legare suoni a immagini), che hanno l’obiettivo di sostenere specifiche abilità. Va bene, sono utili. Spesso, tuttavia, i bambini s’immergono nel gioco in un modo che agli adulti appare privo di senso (osservano e manipolano per lungo tempo gli oggetti, compiono azioni ripetitive, ridono e si emozionano per il suono di un materiale).
In questi casi, evita di suggerire a tuo figlio come usare i suoi giochi ma lascialo immerso nel suo flusso per tutto il tempo di cui ha bisogno. La fretta è nemica della creatività. Se il gioco richiede la soluzione di un problema lascia a tuo figlio la calma per arrivarci: l’esplorazione spesso è più importante della mèta.
Capita che i bimbi un po’ più grandi utilizzino la fantasia per attribuire agli oggetti una realtà diversa da quella che hanno: asseconda questo gioco di finzione e prova anche tu a trovare analogie tra diversi oggetti.
Gioca con i cinque sensi ed esplora le meraviglie della natura
Per gli adulti essere in contatto con l’esperienza presente è un compito tra i più difficili.
I bambini, invece, sono più abituati a notare le cose e questa inclinazione va mantenuta e coltivata.
Giocare con i cinque sensi consente di esplorare la realtà prestando attenzione ad aspetti che altrimenti passerebbero inosservati.
I bambini come spiega la psicologa dello sviluppo Silvia Bonino, “fanno largo uso della sinestesia, cioè di fronte a uno stimolo sperimentano non solo la sensazione specifica tipica dello stimolo ma anche una seconda sensazione. Un bambino per esempio può dire: questo suono è viola, questa foglia odora di buio. Tali affermazioni spesso vengono censurate e sono spesso oggetto di disapprovazione da parte degli adulti.”
Giocare con i sensi vuol dire stimolare tuo figlio a evocare immagini, emozioni, sinestesie a partire dagli stimoli presenti nell’ambiente, senza censure basate sulla logica.
Un ottimo esercizio è passare del tempo nella natura e apprezzarne le meraviglie a partire da quello che vediamo, tocchiamo, udiamo. Profumi, suoni, colori stimolano i nostri sensi e attivano emozioni e sensazioni intense.
Lasciarsi andare a questo gioco ha indubbi vantaggi: sia perché la natura è di per sé creativa sia perché fornisce sollecitazioni multisensoriali.
Divertiti
Ho lasciato per ultimo un suggerimento che considero fondamentale. A volte ci preoccupiamo eccessivamente, soprattutto con i figli, di fare le cose giuste e questo ci impedisce di goderci pienamente il tempo passato insieme.
È utile ricordare che per i bambini, gli aspetti emotivi giocano un ruolo fondamentale nella percezione della realtà: la qualità dell’esperienza di un bambino è influenzata in grandissima parte dalle emozioni e dalle sensazioni che prova.
Puntare al divertimento è quasi sempre una buona scelta. Se ti diverti a giocare con tuo figlio con molta probabilità anche lui si divertirà e in questo modo passerai con lui del tempo di inestimabile valore.
Come fare? Sii creativo: ricorda che il cervello ama le novità, il ridicolo, le esagerazioni e poi… prova con il solletico! Sperimenta e trova il tuo modo unico per giocare con tuo figlio.
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Per divertirsi:
Arendt, H, Vignoli, V. (2014). I regali della natura. Creare e divertirsi con semi, fiori, foglie, legno e tanto altro ancora. Terre di mezzo editore.
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