
Stressati e … felici! Tre cose che non ti hanno detto sullo stress.
A metà settembre quasi tutti hanno ripreso le loro routine e si “dividono” tra impegni lavorativi, familiari e incombenze quotidiane.
Sempre più spesso in questo periodo arrivano a studio genitori sconsolati per il fatto che i benefici delle vacanze sembrano svaniti in poco tempo, lasciando il posto a giornate frenetiche ed estenuanti; “se continuo così dottoressa mi ammalo, siamo a inizio anno e sono già stressata/o!”
Per questo motivo oggi voglio parlarti dello stress e dirti alcune cose che probabilmente finora non hai mai sentito e che possono contribuire a modificare il modo in cui vivi e reagisci alle situazioni stressanti.
Quello che pensi sullo stress è in grado di fare la differenza.
Nel 1998 negli Stati Uniti è stato fatto uno studio su 30.000 persone per verificare gli effetti dello stress. Gli esiti di questa ricerca sono sbalorditivi: i ricercatori hanno scoperto che effettivamente gli alti livelli di stress aumentano del 43% il rischio di morte delle persone ma, inaspettatamente, tale rischio riguarda soltanto chi ritiene che lo stress danneggi la salute.
I partecipanti alla ricerca che avevano riportato alti livelli di stress ma che ritenevano che questo non fosse dannoso, non solo non avevano maggiore rischio di morte ma addirittura sperimentavano condizioni fisiche migliori di coloro che avevano bassi livelli di stress!
Insomma sembrerebbe che ciò che fa male non è lo stress in sé quanto piuttosto essere stressati e credere che questo ci faccia male.
Pensa dunque a quanto possa essere disfunzionale ripeterci continuamente che lo stress ci farà ammalare o pensare alle conseguenze che deriveranno da esso.
Se è vero, infatti, che alti livelli di stress, in alcuni casi, possono essere nocivi, è altresì dimostrato che lo stress può rendere più brillanti, più efficaci, più forti e può addirittura ispirare coraggio e compassione.
Non puoi eliminare lo stress senza eliminare le cose che più ti interessano.
Ci sono tanti modi per definire lo stress ma tra le diverse descrizioni che ho trovato quella della psicologa Mc Gonigal è quella che preferisco: “lo stress è ciò che compare quando in gioco c’è qualcosa che ci interessa”.
Interesse e stress sono collegati. Difficilmente ci stressiamo per ciò che reputiamo poco importante o per ciò che ci lascia indifferenti.
Pensa ai momenti più belli e significativi della tua esistenza (un nuovo lavoro, la nascita di un figlio, un viaggio) difficilmente li avrai vissuti senza una qualche dose di stress.
Se hai una vita significativa sicuramente la tua vita sarà anche stressante per alcuni aspetti, ma questo, come abbiamo visto, non necessariamente è un male!
Il corpo non reagisce in un solo modo allo stress e tu puoi cambiare il tipo di reazione
A differenza di quello che pensiamo non esiste una risposta fisica uniforme allo stress ma almeno tre: la risposta di attacco o fuga (la più conosciuta), la risposta di sfida e la risposta relazionale (detta tecnicamente tend and be friend). Ognuna di queste risposte determina conseguenze fisiche e ormonali diverse.
La prima risposta ci prepara alla lotta e alla fuga e riempie il nostro corpo di adrenalina e cortisolo: è una reazione ancestrale, che ci è stata molto utile in passato quando era in gioco la nostra sopravvivenza ma che oggi risulta quasi sempre eccessivamente impegnativa per il nostro corpo.
La seconda risposta ci prepara ad affrontare prove importanti ed è in grado, grazie alla massiccia secrezione di alcuni ormoni come il dhea, di rafforzare il sistema immunitario, di renderci più lucidi e garantirci livelli alti di prestazione. Questa risposta può addirittura rivelarsi protettiva per la nostra salute.
La risposta relazionale favorisce la nostra capacità di essere empatici, aumenta il coraggio e riduce la paura: il corpo in questi casi produce grandi quantità di ossitocina. Per comprendere questa risposta pensa alla forza e al coraggio che tiri fuori quando tuo figlio/a è minacciato da qualcosa, fosse anche solo una febbre alta.
La buona notizia è che siamo in grado di influenzare il tipo di risposta del nostro corpo modificando il nostro atteggiamento nei confronti dello stress.
Esistono tante cose che possiamo fare per modificare le nostre risposte agli eventi stressanti e oggi voglio indicartene tre: facili e veloci e che puoi mettere in pratica da subito nella vita quotidiana.
Per prima cosa comincia a considerare le tue sensazioni (ansia, nervosismo) non come qualcosa da eliminare ma come un segno che il fisico si sta caricando di energie e sta facendo il suo dovere per supportarti al meglio: accogli le tensioni, senti il cuore che batte e tratta il tuo corpo come un alleato e non come un nemico.
In secondo luogo nelle situazioni difficili poniti queste domande: cosa si aspetta la vita da me in questo momento? Quali risorse devo tirare fuori per affrontare questa situazione? Cosa potrò imparare da questa esperienza?
Infine, prova, ogni volta che puoi, (soprattutto quando hai la sensazione di essere sopraffatto dagli impegni e dalle responsabilità) ad offrire supporto agli altri, vedrai che miglioreranno la tua fiducia, l’ottimismo e anche la motivazione. Diversamente da quello che pensiamo spesso dare qualcosa agli altri invece di impoverirci ci rende più ricchi.
Spero che questo articolo ti sia stato utile e se pensi che possa essere di aiuto a qualcuno che conosci ti chiedo di condividerlo.
Ricordati, inoltre, che se i tuoi livelli di stress sono elevati e non riesci a gestirli in modo efficace la consulenza di un professionista può fare la differenza, aiutandoti a ritrovare l’equilibrio personale e la serenità.
Per approfondire
Mc Gonigal, K. (2018). Il lato positivo dello stress. Perché lo stress fa bene e come sfruttarlo al meglio. Firenze. Giunti
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