
Tre cose da sapere per coltivare la gioia e aumentare il divertimento e il benessere familiare.
La gioia è tra le emozioni più desiderate. Orienta i comportamenti delle persone e le loro scelte: se ci pensi, molte delle cose che ci proponiamo di fare hanno come obiettivo finale quello di essere felici.
Devi sapere che, sebbene indirizziamo le nostre vite e le nostre azioni alla ricerca di questa emozione, i momenti di felicità sono spesso figli di circostanze inaspettate, che non sempre abbiamo contributo a creare o che, addirittura, non potevamo prevedere.
Le ricerche dimostrano che le persone forniscono risposte differenti quando si chiede loro cosa le renda felici ma più o meno tutte ammettono di ricavare autentici momenti di gioia nel godere di semplici piaceri sensoriali: la vista di un bel tramonto, il gusto di mangiare qualcosa di buono, abbracciare o riabbracciare una persona cara, l’ascolto di una musica familiare o dei suoni della natura, un profumo che porta indietro nel tempo.
In questo articolo voglio darti dei consigli molto semplici e facili da mettere in pratica per portare più gioia all’interno del tuo nucleo familiare. Non sono rimedi miracolosi, perché non ne esistono, ma sono piccole abitudini che, se praticate con costanza, possono contribuire ad aumentare il divertimento e il benessere familiare.
La prima cosa che ti propongo di fare è di aumentare le occasioni di contatto fisico con gli altri membri della tua famiglia.
Che si tratti dei tuoi figli o del tuo partner, aumentare la vicinanza fisica distende le tensioni e migliora il buon umore.
Puoi provare con un abbraccio, un bacio, una carezza o puoi “giocare alla lotta” o “fare il solletico”: sono tutte azioni capaci di favorire l’aumento dell’ossitocina e della serotonina, ormoni che influiscono positivamente sulla regolazione delle emozioni negative e sul buonumore.
La scienza ha dimostrato peraltro che il contatto fisico e la vicinanza hanno effetti positivi non solo sulle emozioni ma anche sulla salute, poiché riescono a stimolare l’attività del sistema immunitario e a regolare la pressione arteriosa.
Devi tener presente ovviamente che se il contatto fisico non è così praticato nella tua famiglia dovrai procedere per gradi, ma sappi che c’è sempre una piccola azione che puoi fare per cominciare ad utilizzare maggiormente il tuo corpo per entrare in connessione.
Se hai dei figli adolescenti è probabile che siano restii a smancerie e coccole: prova a proporgli un massaggio alle spalle per sciogliere le tensioni dopo un pomeriggio al computer, vedrai che anche i più chiusi apprezzeranno.
La seconda abitudine che ti consiglio di coltivare è quella di inserire una o più routine divertenti nella tua famiglia. Si tratta di appuntamenti programmati in cui scegliete di fare qualcosa che vi piace e che vi diverte.
Puoi provare una volta a settimana ma basta anche una volta al mese purché si tratti di un’attività capace di coinvolgere coloro che vi partecipano.
Le possibilità sono infinite: puoi preferire qualcosa di semplice come fare una torta, guardare un film, passare del tempo con un gioco di società, oppure di più impegnativo come andare in un posto particolare o praticare uno sport insieme.
Ho conosciuto una coppia che ogni prima domenica del mese andava a prendere la cioccolata calda nello stesso bar e raccontava di questa abitudine come di un momento veramente speciale.
Queste abitudini, infatti, se ripetute nel tempo, diventano dei piccoli riti che creano condivisione e aumentano la complicità all’interno della famiglia.
Tieni presente che hai maggiori possibilità di aumentare il tuo indice di divertimento e di benessere se la routine che scegli si svolge all’aperto, nella natura e se contempla il movimento fisico.
A distanza di tempo è possibile che ti ritroverai a parlare con i tuoi figli, con il tuo partner o con i tuoi fratelli di questi spazi speciali che vi siete regalati.
Veniamo dunque all’ultimo suggerimento che sfrutta una caratteristica delle emozioni, e cioè la possibilità di sperimentarle quando rievochiamo gli eventi che le hanno determinate. Ti faccio un esempio: se pensi a un torto che hai subito è probabile che tu ti senta arrabbiato, così come se ripensi ad una situazione che ti ha spaventato, potresti nuovamente sentirti impaurito.
Questo principio vale anche per la gioia. Ricordare momenti in cui siamo stati felici e in cui ci siamo divertiti ci fa stare bene.
Puoi aiutarti con un oggetto, una fotografia, una canzone e iniziare con la domanda di rito: vi ricordate quando….?
Ricordare insieme ad altri stimola la memoria transattiva, cioè quella memoria basata sui legami e sulle relazioni; grazie ad essa possiamo ricostruire situazioni passate utilizzando tasselli di ricordi forniti da altri. Ciascuno, infatti, memorizza informazioni, stimoli e dettagli differenti in base al proprio modo di percepire gli eventi.
Stimolare la memoria transattiva all’interno della propria famiglia è un ottimo modo per arricchire il nostro passato e recuperare aspetti, anche legati al divertimento e a momenti piacevoli, che altrimenti non potremmo ricordare.
Non dimenticare pertanto di attingere dalla gioia del passato per portare gioia nel presente ed imparare in questo modo ad essere grato per ciò che hai vissuto.
Mi auguro che questo articolo ti sia stato utile e, se pensi che possa interessare a qualcuno che conosci ti chiedo di condividerlo.
Se, invece, vuoi lavorare sulle tue emozioni o sulla tua capacità di sintonizzarti con le emozioni degli altri, chiamami e sarò felice di aiutarti.
PER APPROFONDIRE
Wiking, M., Hygge, La via danese alla felicità. Milano, Mondadori
Shapira, M. 2015, La felicità e altre piccole cose di assoluta importanza. Milano, Sperling & Kupfer
Ekman, P., 2003, Te lo leggo in faccia. Torino, Amrita
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