
Tre cose da sapere sulla simpatia
Piacere piace.
Non è un gioco di parole ma una verità: essere apprezzati dagli altri (che è cosa diversa dal pretendere di piacere a tutti) è un bisogno fondamentale di ogni persona. Sentirsi apprezzati, infatti, facilita i contatti relazionali, favorisce l’espressione delle proprie idee, ha un impatto positivo sull’umore e, sembrerebbe, anche sulla salute.
Per tanto tempo la simpatia è stata associata con l’estroversione, ed è stata quindi considerata una caratteristica innata e poco modificabile.
Oggi sappiamo che, sebbene le persone estroverse risultino simpatiche con più facilità, in realtà ciò che determina l’apprezzamento degli altri rendendoci benvoluti è legato a una molteplicità di aspetti, che è possibile potenziare e sviluppare.
Se il tuo obiettivo quindi è quello di risultare più simpatico ti suggerisco di seguire i tre consigli che seguono e di cominciare ad applicarli da subito.
Ti sembrerà strano ma per risultare più simpatico devi smetterla di concentrarti su te stesso e spostare la tua attenzione sugli altri. Questo vuol dire che continuare a preoccuparti di quello che fai, di come appari, delle parole che dici non ti aiuterà ma contribuirà soltanto a farti sembrare rigido, impostato e poco naturale; al contrario focalizzarti sui tuoi interlocutori risulterà una strategia ottimale.
Ma cosa vuol dire questo in concreto?
Un primo passo da compiere è, per esempio, iniziare a conversare su argomenti che sono graditi alle persone con cui entri in contatto.
Per sapere cosa piace al tuo interlocutore impara a osservare: presta attenzione a come si veste, a come parla, e ricorda che tutto ciò che sai su di lui (lavoro, amici, sport) è una preziosa fonte di informazione per scoprire i suoi interessi. Se poi si tratta di sconosciuti, la strada è davvero in discesa: presentati tu per primo e, dopo che anche l’altro si è presentato, inizia a fare qualche domanda; ricordati sempre di iniziare da domande generiche per non mettere in imbarazzo chi ti sta davanti ma, soprattutto, concentrati sulle risposte che le persone ti danno. Quando vedi che cominciano a dilungarsi, a entrare nei dettagli, a parlare con enfasi, probabilmente stanno toccando un argomento per loro interessante.
Pensa che questo stratagemma sembra fosse utilizzato anche dal Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, passato alla storia come uno tra i più abili conversatori. Si racconta che il giorno prima di incontrare qualsiasi ospite Roosevelt trascorresse la notte studiando i temi e gli argomenti che pensava sarebbero stati interessanti per i suoi invitati e, così facendo, riusciva a intrattenere con loro conversazioni sempre piacevoli.
Capire cosa piace agli altri è però solo una parte di quello che ti viene richiesto: una volta che hai informazioni sugli interessi delle persone la cosa importante è ricordarle.
Questo significa che per essere simpatico devi sviluppare una buona memoria e iniziare a ricordarti cosa è importante per gli altri. Un amico ti presenta una ragazza che ti parla del suo amore per la pittura e del suo progetto di esporre i suoi quadri? Ricordalo e la prossima volta che l’incontrerai le chiederai notizie su questo; il tuo collega di ufficio ti racconta che tra un mese nascerà suo figlio? Fermalo dopo qualche tempo nei corridoi e chiedigli notizie. Sai che una persona del tuo palazzo sta attraversando un momento difficile perché ha la moglie malata? Un semplice “come va?”, anche in ascensore, dimostra che non ti sei dimenticato della sua situazione. Diventa bravo nel ricordare i dettagli che riguardano conoscenti, amici, e soprattutto interessati sinceramente alle persone e alle loro vite, vedrai che la gente comincerà a cercarti di più e a voler stare in tua compagnia.
Per piacere alle persone però non è sufficiente cambiare i comportamenti, a volte è necessario cambiare l’atteggiamento che abbiamo nei confronti degli altri, lo sguardo con cui osserviamo il mondo. Per esperienza ti dico che spesso chi non si sente simpatico è molto rigido (anche con con se stesso) e in generale è molto portato al giudizio e alla critica: cambiare questa modalità di percezione del mondo è importante per riuscire a vivere le relazioni interpersonali in modo più sereno e gratificante.
E veniamo all’ultimo ma importantissimo consiglio: per essere più simpatico e sentirti più apprezzato dagli altri metti in pratica questo piccolo stratagemma, da domani comincia a comportarti come se fossi già simpatico e benvoluto dalle persone che ti circondano. Pensaci, cosa faresti se questa fantasia fosse vera? Come ti relazioneresti con le persone che incontri ogni giorno e con gli sconosciuti?
Un suggerimento che ti do è quello di assumere alcuni comportamenti tipici delle persone che piacciono: correggi la tua postura (pancia in dentro e spalle in fuori), alza il tono di voce quando parli e, infine, sorridi più spesso.
Sorridi al mondo e vedrai che il mondo ti ripagherà.
Spero che questi tre consigli abbiano migliorato la tua situazione ma se senti di voler lavorare più a fondo sulle tue competenze relazionali e sulla tua capacità di interagire con gli altri, contattami e sarò felice di aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo.
Per approfondire:
Napoleon Hill, 2004, Pensa e arricchisci te stesso. Torino, Gribaudi.
Massimo Piovano, 2007, Come sviluppare il proprio carisma. Milano, De Vecchi.
Dale Canergie, 2018, Come trattare gli altri e farseli amici. Milano, Bompiani.
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